giovedì 28 marzo 2013

Caccia a volpe nel Senese, c'e' moratoria


Lo ha annunciato la Provincia, dopo polemiche animalisti

28 marzo 2013

SIENA - Moratoria di un mese per la caccia alla volpe in tana nel Senese, prevista inizialmente dall'1 aprile al 31 luglio. Lo ha annunciato oggi la Provincia di Siena dopo le polemiche sollevate da cittadini e associazioni animaliste. Plaudono le associazioni animaliste ma dicono che non basta, vogliono infatti l'annullamento.

''Abbiamo deciso insieme alla giunta una moratoria di un mese per sgombrare il campo da questioni che non aiutano a stare sereni'', ha detto Anna Maria Betti, assessore alle risorse faunistiche della Provincia di Siena. Dopo il 30 aprile, ha aggiunto, ''o il legislatore mi da' una soluzione o si riparte. Da subito dopo Pasqua, intanto, il tavolo per le gestioni faunistiche diventera' permanente come si fa nelle situazioni di crisi: nella nostra provincia l'azienda piu' importante e' quella dell'ambiente e del territorio. E al contrario di quello che qualcuno dice, la natura non si governa da sola''.''Impropriamente si dice caccia, ma si chiama contenimento alla tana'', specifica l'assessore, che spiega: ''Il provvedimento si attua nelle zone di ripopolamento e cattura, previste dalla legge regionale, destinate alla protezione della fauna, zone non di caccia ma sottratte alla caccia per un ripopolamento naturale, non artificiale, delle specie selvatiche di interesse faunistico venatorio ma anche conservazionistico: parliamo quindi di strumenti utili alla biodiversità e al riequilibrio della fauna autoctona, quale la piccola selvaggina stanziale da noi in forte declino''.

I contenimenti sono stati disposti "con parere favorevole e indicazioni su tempi e modi ricevuti dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che fa capo al Ministero per l'Ambiente", spiega Betti. Il provvedimento, analogo a quelli degli anni passati, risale all'agosto 2012, è stato oggetto di un ricorso al Tar della Toscana, respinto giudicando la disposizione "pienamente in linea con le finalità per cui sono istituite le zone" e valutando che "non si tratta di attività di caccia ma di attività di pubblico controllo delle specie selvatiche". Anna Maria Betti commenta poi le polemiche degli animalisti, che sabato manifesteranno davanti alla sede della Provincia: "Accettiamo ogni forma di protesta anche se siamo arrivati ai limiti della querela e della minaccia. Inviterei ad abbassare i toni perché non serve a nessuno. Siamo abituati a ragionare facendo riferimento a elementi di conoscenza, a elementi scientifici e a elementi di diritto. Per questo non serve a nessuno scivolare su argomentazioni di pancia".

L'Enpa nazionale e il coordinatore regionale per la Toscana, Giovanni Pacini, esprimono "compiacimento'' per la decisione della Provincia di Siena. "Si tratta indubbiamente di un fatto positivo - spiegano - di una dimostrazione di buona volontà che costituisce un evidente passo avanti". Secondo l'Enpa, e' "un atto dovuto di fronte alla imponente e impressionante mobilitazione dei cittadini, anche molto lontani dalla sensibilità animalista, che si sono opposti con estrema determinazione al massacro dei cuccioli di volpe e delle loro madri". "La questione della caccia alla volpe in tana, tuttavia, non è ancora chiusa del tutto - prosegue l'Enpa - poiché la moratoria rappresenta un provvedimento temporaneo e non definitivo. Per questo l'Enpa continuerà a monitorare attentamente la situazione, tenendo alta la guardia per scongiurare un eventuale passo indietro. Se il progetto di sterminio delle volpi dovesse in qualche modo ripresentarsi, siamo pronti a ripartire con la mobilitazione".

Anche la Lega Antivivisezione e il Wwf plaudono al rinvio, provvedimento deciso nell'ambito di un piano di abbattimento di animali 'nocivi' nelle campagne. Per la Lav e' "un primo risultato positivo, ma non può bastare" perché "non annulla ma rinvia l'inizio delle operazioni di abbattimento delle volpi e dei loro cuccioli in tana". "Operazioni - prosegue la Lav - che l'assessore provinciale Betti continua a difendere sostenendone l'utilità ai fini della tutela della biodiversità. Il solo rinvio però non soddisfa le richieste dei cittadini e delle associazioni che auspicano si giunga all'annullamento definitivo di un sistema di caccia tanto crudele qual è l'intervento alla tana con i cani addestrati". "Siamo convinti che la caccia alla volpe in tana sia uno dei metodi più crudeli e sanguinari inventati dai cacciatori - commenta Massimo Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della Lav - per questo auspichiamo che non solo la provincia di Siena, ma tutte le province italiane smettano definitivamente di autorizzarla". Per il Wwf, invece, "in questo mese di tempo si conduca una verifica e si arrivi al completo annullamento di queste inutili e dannose pratiche". "Il segnale dato dalla Provincia è quello di apertura ad un confronto su tematiche estremamente delicate. Come già ribadito il Wwf ritiene che gli interventi di controllo sulla popolazione della volpe siano non giustificabili dal punto di vista scientifico, inefficaci, dannosi per la specie oggetto di prelievo e di disturbo per il resto della fauna selvatica anche in periodo riproduttivo".



(source: ANSA)