giovedì 18 settembre 2014

Maltrattamento animale legato a devianza sociale

Intesa Cfs e Link-Italia per definire il profilo criminale

18 settembre 2014


Il legame tra la violenza e la crudeltà sugli animali e fenomeni di violenza interpersonale, devianza, crimine e stalking è al centro del protocollo di intesa tra il Corpo forestale dello Stato e l'associazione Link-Italia, specializzata nell'analisi di questa correlazione.

Siglato oggi a Roma, l'accordo punta a definire, attraverso la raccolta e la condivisione dei dati, il profilo criminale del maltrattatore di animali, usando il database del Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali (Nirda) del Cfs e quello in possesso di Link-Italia.

Dagli studi effettuati finora emerge un parziale profilo del maltrattatore che nel 95% dei casi corrisponderebbe a uomini, di cui il 19% bambini o adolescenti. La crudeltà sugli animali praticata da bambini (nei quali si può manifestare intorno ai sei anni e mezzo di età) o adolescenti ''è riconosciuta scientificamente non solo come segnale di una potenziale patologia, ma anche come indicatore di possibili coinvolgimenti in comportamenti antisociali e criminali'', spiegano i due enti.

In ambito domestico, poi, la violenza su animali da parte di adulti è riconosciuta come ''indicatore di potenziale violenza su donne e minori''. Uno studio Usa, inoltre, ha riscontrato che il serial killer e lo spree killer (l'omicida d'impulso) hanno precedenti di crimini sugli animali.

Campo d'investigazione rilevante è il web, dal traffico di cuccioli alla produzione e fruizione di filmati come i 'crush video', in cui sono ripresi cuccioli uccisi con ferocia da persone pagate proprio per questo, oppure siti a tema sul sesso con animali. I fenomeni più frequenti sono la zooerastia, cioè le pratiche sessuali tra uomini e animali, e la bestialità, che consiste nel filmarsi mentre si infliggono torture agli animali per poi condividere il video sui social network. 



source: ANSA)