Per specie rara un viaggio di 800 km
''controllato'' da velivoli
16 settembre 2014
Sono atterrati nell'Oasi Wwf della
Laguna di Orbetello, in Toscana, i 14 ibis eremita partiti il 28
agosto scorso dall'austriaca Salisburgo dopo una migrazione
controllata grazie all'uso di velivoli ultraleggeri, una sorta di
'genitori adottivi' che hanno indicato e insegnato loro la rotta.
Durante il viaggio, lungo 800 km, gli uccelli hanno sorvolato alcuni
luoghi simbolo del Belpaese, dalla Laguna di Venezia alle campagne
senesi, da Firenze a San Gimignano fino ad atterrare nell'area
protetta toscana dove rimarranno per tutto il periodo di
svernamento.
L'ibis eremita è una specie estinta in Europa, allo stato selvatico, da oltre 400 anni, e presente con poche decine di coppie nel resto del mondo. Per questo da diversi anni ricercatori dell'associazione austriaca Waldrappen accompagnano piccoli stormi di ibis dall'Austria all'oasi toscana secondo un innovativo progetto transnazionale di migrazione controllata a cui collabora anche il Wwf. Attraverso l'uso degli ultraleggeri, i volontari a bordo si sostituiscono alle mamme per 'reinsegnare' la rotta migratoria agli ibis nella speranza di poter ricostituire un contingente europeo. All'oasi sono attesi a breve anche gli ibis nati negli scorsi anni, che da soli ripercorreranno la via appresa. ''Speriamo che durante il loro viaggio non avvengano altri atti di bracconaggio'', sottolinea il responsabile delle Oasi Wwf della provincia di Grosseto, Fabio Cianchi, ricordando il caso di due ibis uccisi nell'ottobre 2012 da un bracconiere nella provincia di Livorno.
L'ibis eremita è una specie estinta in Europa, allo stato selvatico, da oltre 400 anni, e presente con poche decine di coppie nel resto del mondo. Per questo da diversi anni ricercatori dell'associazione austriaca Waldrappen accompagnano piccoli stormi di ibis dall'Austria all'oasi toscana secondo un innovativo progetto transnazionale di migrazione controllata a cui collabora anche il Wwf. Attraverso l'uso degli ultraleggeri, i volontari a bordo si sostituiscono alle mamme per 'reinsegnare' la rotta migratoria agli ibis nella speranza di poter ricostituire un contingente europeo. All'oasi sono attesi a breve anche gli ibis nati negli scorsi anni, che da soli ripercorreranno la via appresa. ''Speriamo che durante il loro viaggio non avvengano altri atti di bracconaggio'', sottolinea il responsabile delle Oasi Wwf della provincia di Grosseto, Fabio Cianchi, ricordando il caso di due ibis uccisi nell'ottobre 2012 da un bracconiere nella provincia di Livorno.
(source: ANSA)