Operazione di trasferimento coordinata dal Cites della Forestale
15 aprile 2013
Panthera tigris altaica (Green Photo Archive) |
Il coordinamento dell'operazione di trasferimento dell'animale e' stato effettuato dagli esperti del Servizio CITES Centrale di Roma del Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con il Servizio CITES Territoriale di Napoli, il personale veterinario e i dipendenti del giardino zoologico. La tigre e' stata prima addormentata, poi collocata in una gabbia inserita in un camion adattato alle esigenze di trasporto del felino.
PLAUSO DEGLI ANIMALISTI PER IL TRASFERIMENTO
Enpa e Lav plaudono e ringraziano il Corpo Forestale e il Servizio Cites per il trasferimento della tigre Cleo dallo zoo di Napoli al centro fauna di Sasso Marconi (Bologna). Secondo le associazioni animaliste, il trasferimento "rappresenta un atto dovuto" e "chiunque oggi si mostri contrario a questo trasferimento, e alla chiusura dello zoo di Napoli, struttura non autorizzata dal Ministero dell'Ambiente e del tutto inadeguata, per usare un eufemismo, è evidentemente contro ogni legalità e ogni diritto, contro gli animali". Cleo, un maschio di circa 8 anni, confiscato dalle forze dell'ordine anni fa, "é infatti patrimonio indisponibile dello Stato - sostengono Enpa e Lav - e ad esso sono dovuti spazi idonei, cure, attenzioni e soprattutto garanzia di una vita dignitosa e ospitalità presso una struttura legale e riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente". L'opportunità di questa nuova vita gli è stata data dal Centro del Monte Adone, riconosciuto dal Ministero dell'Ambiente e che ospita già gli scimpanzé di Napoli, trasferiti, sempre dal Corpo forestale dello Stato nel 2004, in occasione dell'ennesimo fallimento della struttura campana. "Tali strutture, concepite proprio con la finalità dell'accoglienza e del recupero psicofisico - conclude la nota -, non sono zoo, ma centro di recupero, Santuari, nei quali è possibile, per quelle creature non più liberabili in natura, godere di tranquillità, lontane dagli occhi indiscreti e morbosi dei visitatori, e di non essere più fonte di guadagno o di maltrattamento".
(source: ANSA)