lunedì 29 aprile 2013
Nuova Caledonia vieta pesca squali
Vittime della bramosia cinese per la zuppa di pinne
26 aprile 2013
SYDNEY - Il territorio francese di Nuova Caledonia, nel Pacifico, ha deciso di vietare la pesca degli squali, che vengono decimati per soddisfare la crescente domanda di zuppa di pinne di in Cina. Una pratica crudele: tagliate via le pinne gli squali vengono rigettati in mare a morire lentamente, impossibilitati a nuotare.
Il governo locale ha annunciato la messa al bando, della pesca, cattura o commercializzazione di ogni specie di squali nell'intera della sua zona economica esclusiva di 1.245.000 kmq, un'area grande più di quattro volte l'Italia.
Secondo dati della Fao, gli uomini uccidono circa 100 milioni di squali ogni anno, in massima parte per le pinne, la cui zuppa è tradizionalmente un lusso dell'elite in Cina, ma è sempre più richiesta con il diffondersi della ricchezza nel Paese. Decine di specie sono a rischio e nell'ultimo secolo la loro popolazione totale è calata del 90%.
Il governo della Nuova Caledonia ha anche proibito il cosiddetto 'shark-feeding', una popolare attività turistica ad alta adrenalina, che consiste nel dar da mangiare agli squali per poterli osservare da vicino. Il territorio, si unisce così ad altri Paesi della regione che hanno creato santuari per gli squali: la Polinesia francese, Palau, le Isole Marshall e le Isole Cook.
(source: ANSA)