lunedì 15 settembre 2014

Tartaruga ligure sotto attacco della 'cugina' americana

Ue finanzia un progetto di tutela

15 settembre 2014


Adulto di Emys orbicularis (foto:Lifeemys)
L'Unione europea dà una mano alla sopravvivenza di una specie di tartaruga palustre (Emys orbicularis ingauna) presente solo in Liguria e un tempo ritenuta estinta. A minacciare non solo lei, ma anche la sua parente diretta, la tartaruga palustre europea, sempre di più nel vecchio continente sono le 'cugine' americane, altrettanto carine da piccole ma che poi diventano molto più grandi e competono per lo stesso cibo.

Per questo Bruxelles ha deciso di cofinanziare il progetto LIFEEMYS che prosegue il lavoro di conservazione e reinserimento coordinato da Costa Edutainment, la società che gestisce l'Acquario di Genova, in collaborazione con Arpal, Parco Montemarcello-Magra, Zoo di Pistoia e Università di Genova. Il progetto LIFEEMYS è riuscito a liberare nella propria area di origine di Albenga delle testuggini palustri locali, una settantina di esemplari l'anno scorso e una quarantina quest'anno, tutte dotate di microchip e alcune anche di radiotrasmettitore. A questo si aggiunge l'attività di 'bonifica' dalle specie 'straniere' raccolte nell'area di Albenga e del Parco Montemarcello-Magra.

"Il problema è che tanto lavoro non serve a nulla se poi chi compra in negozio le tartarughe d'acqua dolce americane, che da adulte possono arrivare a un chilo e mezzo di peso, sono aggressive e poco facili da gestire, poi le abbandona in natura" spiega Claudia Gili, coordinatrice di LIFEEMYS e direttore scientifico di Costa Edutainment.

A distanza di un anno dall'avvio di questo progetto sono già 160 gli esemplari 'stranieri' portati via e che hanno trovato una nuova casa nello Zoo di Pistoia, che insieme all'Acquario di Genova si occupa dell'attività di sensibilizzazione del pubblico. A prevalere fra quelle 'bonificate' da LIFEEMYS è ancora la famigerata americana 'dalle orecchie rosse' (Trachemys scripta elegans), il cui import è bandito in Europa dal 1997.

"Il punto è che a questa si sono aggiunte le new entry molto simili, come le tartarughe dalle orecchie gialle (Trachemys scripta scripta), che possono essere vendute liberamente" racconta Gili. Il risultato di questo commercio è la diffusione, in particolare in Italia e Francia, di tartarughe palustri dannose per tutto l'ecosistema. "La diffusione sul territorio della specie americana di testuggine d'acqua dolce è un problema a livello nazionale ed europeo" conferma Piero Genovesi, esperto dell'Ispra. Il progetto LIFEEMYS prevede quindi attività di sensibilizzazione di tutti gli interessati, dai commercianti fino alle autorità locali, corpo forestale, asl, università, associazioni di consumatori. Sono questi ultimi ad avere una grande responsabilità quando acquistano il proprio animale da compagnia. "Prima di comprarlo, bisogna informarsi sulla specie, le sue abitudini, le dimensioni che avrà una volta adulto" ricorda Gili.  



(source: ANSA)