mercoledì 3 aprile 2013

No al bracconaggio nel Mediterraneo


Lipu, campagna internazionale coinvolge anche Spagna e Grecia

03 aprile 2013

(Green Photo Archive)
ROMA - La migrazione ''e' uno spettacolo straordinario, ma va difesa dalle insidie del bracconaggio: milioni di uccelli soccombono ogni anno nel Mediterraneo a causa di avidi commerci illegali, che avvengono nell'indifferenza di molti e per leggi mal applicate''. E' con questi presupposti - spiega la Lipu - che parte oggi la nuova grande campagna internazionale ''Leaving is living'', che la Lipu-BirdLife Italia - nell'ambito del progetto comunitario Life+ ''Safe Haven for Wild Birds'' (''Un rifugio sicuro per gli uccelli selvatici'') lancia insieme alla spagnola Seo e alla greca Hos (anch'esse, come la Lipu, partner di BirdLife International) per sensibilizzare le popolazioni locali sul grave fenomeno della caccia illegale nel Mediterraneo, in particolare in tre aree: il Sulcis (in provincia di Cagliari), le isole dello Ionio (Grecia) e le province di Catalogna, Valencia e Aragona (Spagna).

Gli obiettivi del progetto europeo Life, che dura tre anni, sono tre: aumentare la consapevolezza delle comunita' locali, delle istituzioni, del grande pubblico e degli stessi cacciatori sugli effetti del bracconaggio sulla biodiversita' locale ed europea; agire sugli atteggiamenti socio-culturali dei giovani verso il bracconaggio; migliorare l'applicazione della legge, favorendo il coordinamento con e tra le forze dell'ordine.

Le tre aree scelte in Italia, Spagna e Grecia - spiega la Lipu - ''sono teatro di crudeli stragi ai danni degli uccelli: nel Sulcis, in Sardegna, almeno 300mila uccelli selvatici tra merli, pettirossi e altre specie vengono illegalmente trucidati ogni anno con trappole e reti per rifornire mercati e ristoranti locali per la preparazione del piatto 'tipico' delle Grive. In Spagna, lungo la costa del Mediterraneo, un numero variabile di uccelli (tra i 120mila e 430mila con punte fino a 2 milioni) viene ucciso ogni anno in modo illegale con l'uso del vischio (metodo del 'parany'). Infine la Grecia: nelle isole Ionie 15mila i colpi di arma da fuoco esplosi ogni giorno anche contro rapaci e aironi, e una feroce caccia illegale contro la tortora selvatica (la specie piu' colpita).

''La migrazione degli uccelli e' un fenomeno sorprendente, immutato da secoli ma sempre in grado di stupirci e affascinarci - dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu - Con la campagna 'Leaving is Living' condivideremo questo sentimento con le comunita' e le istituzioni locali, anche per evidenziare lo sforzo immenso che gli animali compiono per sopravvivere e la necessita' che il diritto alla migrazione sia riconosciuto e salvaguardato. La dignita' di un Paese e dell'Europa intera non puo' limitarsi alle triple A della finanza - conclude Selvaggi - ma deve riguardare anche, e soprattutto, le triple A del rispetto della natura, con le trasformazioni culturali che questo comporta''. ''Il bracconaggio e' purtroppo una piaga comune a molte aree nel Mediterraneo - dichiara Asuncion Ruiz, direttore generale Seo - Occorre un cambiamento culturale tra le comunita' locali per fermare un fenomeno anacronistico e dannosissimo per la biodiversita' locale ed europea''. ''E' fondamentale capire che le leggi europee e nazionali vietano la caccia in certi periodi, quali la primavera, per proteggere la biodiversita', un bene di tutti - aggiunge Malamo Korbeti, coordinatrice politiche ambientali della Hos - Fermare il bracconaggio agli uccelli migratori non significa solo salvare gli uccelli direttamente colpiti dai bracconieri, ma salvare la natura e cambiare il nostro rapporto con essa''.


(source: ANSA)