martedì 2 aprile 2013

Lupo come 'cartina tornasole' degrado ecosistema


Forestale crea gruppo lavoro con Ispra e Sapienza su tutela

02 aprile 2013

Canis lupus italicus (Green Photo Archive)
ROMA - Salvaguardare il lupo ed insieme la nostra biodioversita'. Il lupo e' ritenuto un ottimo indicatore del degrado dell'ambiente naturale, soprattutto perche' come predatore si trova in cima alla catena alimentare. E' questa la chiave con cui il Corpo forestale dello Stato costituisce un gruppo di lavoro con l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e l'universita' Sapienza per mettere a punto delle linee guida sulle procedure operative per la salvaguardia del lupo e per qualificare il personale (oltre a incentivare la partecipazione ai progetti Life+).

La Forestale ricorda che piu' volte si e' trovato ad intervenire per soccorrere lupi, in diverse situazioni: lupi avvelenati, lupi investiti, lupi cacciati, su tutto il territorio italiano. Questi animali negli ultimi decenni, dopo una fase di declino, si stanno lentamente espandendo sia numericamente che geograficamente. La cosa buona e' che occupando la cima di una catena alimentare - spiega la Forestale - ''Il lupo puo' diventare un ottimo indicatore per stimare il degrado di un ecosistema; la sua sopravvivenza dipende dalle specie che si trovano alla base della catena alimentare''.

I lupi sono tutelati da alcune norme, si va dal 1979 con la Convenzione di Berna fino a un regolamento comunitario sul commercio e la detenzione di questa specie. Ci sono anche strutture specializzate come il Centro del Lupo a Popoli (Pe) ed il Centro del Cupone nel parco della Sila (Cs) gestite dalla Forestale.



(source: ANSA)