giovedì 11 aprile 2013

Falco pescatore in volo dalla Toscana alla Lombardia


L'esemplare avvistato nella Riserva Palude Brabbia (Va)

11 aprile 2013

ROMA - Un Falco Pescatore (Pandion haliaetus), nato in Corsica e reintrodotto nel 2009 nel Parco della Maremma, e' stato avvistato dallo staff della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) nei giorni scorsi, a 500 chilometri di distanza, nella Riserva naturale Palude Brabbia (Varese), un'area umida fondamentale per il transito dei migratori tra il nord e il sud Europa.

Il falco pescatore, specie estinta come nidificante per 34 anni in Italia fino al 2011, quando da una coppia di questo raro e splendido rapace nacquero i primi due pulcini nel Parco della Maremma (Grosseto), dove e' in atto un progetto di reintroduzione della specie.

Attualmente la popolazione europea e' pari a 8/10mila coppie (dati 2003), di cui oltre il 50% nidifica nella penisola scandinava. ''L'avvistamento del falco pescatore - sottolinea Massimo Soldarini, del team di progetto - ha un duplice valore: riconosce la palude Brabbia come un'area fondamentale di ristoro per gli uccelli migratori e conferma l'importanza del progetto Life TIB, che proprio nella Brabbia trova un'area di connessione ecologica importante che collega le Alpi con la pianura e gli Appennini''. La Riserva naturale Palude Brabbia e' il fulcro del progetto ''Life TIB'' (www.lifetib.it) il cui scopo principale e' il ripristino della connessione ecologica che collega le Alpi, in particolare il Parco Campo dei Fiori (a nord di Varese), con i territori del Parco del Ticino, nella Pianura padana.

Il progetto, partito nel 2011 e che durera' fino al 2015, vede come capofila la Provincia di Varese, affiancata da Regione Lombardia, LIPU-Birdlife Italia e Fondazione Cariplo, con la partecipazione anche dei due Parchi e i trentacinque Comuni varesini il cui territorio e' interessato dai corridoi ecologici.


(source: ANSA)